Buongiorno,
le scrivo per un consiglio su lavori condominiali.
Il condominio decide di abbattere le barriere architettoniche eliminando un gradino e creando degli spazi lungo un viale per consentire ad eventuali due carrozzine di poter passare contemporaneamente.
Prima di affidare definitivamente i lavori, sempre il condominio decide di non far eseguire i lavori lungo il viale, lasciando inalterato l’abbattimento del gradino. Eseguiti i lavori, il gradino viene abbattuto, ma lasciando un piccolo gradino di 4 cm.
Ad una rimostranza di alcuni condomini la ditta esecutrice scarica la colpa sul progettista, il progettista asserisce che è tutto regolare e a norma.
Prima di affidare definitivamente i lavori, sempre il condominio decide di non far eseguire i lavori lungo il viale, lasciando inalterato l’abbattimento del gradino. Eseguiti i lavori, il gradino viene abbattuto, ma lasciando un piccolo gradino di 4 cm.
Ad una rimostranza di alcuni condomini la ditta esecutrice scarica la colpa sul progettista, il progettista asserisce che è tutto regolare e a norma.
Inoltre la ditta esecutrice vorrebbe abbattere quest’ultimo gradino di 4 cm con un profilo di alluminio, cosi da creare uno scivolo per eventuiali carrozzine.
In più l’esecutore del lavoro non vuole stornare alcuna cifra dal preventivo iniziale, quello comprendente i lavori lungo il viale, alle nostre rimostranze l’amministratore non prende alcuna posizione.
In più l’esecutore del lavoro non vuole stornare alcuna cifra dal preventivo iniziale, quello comprendente i lavori lungo il viale, alle nostre rimostranze l’amministratore non prende alcuna posizione.
Le mie domande sono:
– un gradino di 4 cm non è fuori norma?
– se è fuori norma chi deve accollarsi gli eventuali lavori?
– da un preventivo non bisogna sempre stornare lavori non eseguiti?
– l’amministratore non dovrebbe schierarsi da parte del condominio?
– come bisogna contestare formalmente?
In attesa di un Vs consiglio, porgo cordiali saluti
XY
